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Cirmolo Relax Alpino. Lo spirito delle Alpi è antifragile.

aghi e pigne di cirmolo, pino cembro

Il nome scientifico, Pinus cembra, sembra essere direttamente collegato alla Val di Cembra, una valle trentina nella quale già nell’antichità si era diffusa questa particolare conifera. Un’altra spiegazione fa risalire quel “cembra” al tardo-latino cymbrium, un contenitore di legno.

Il nome Cìrmolo, invece, contiene la radice germanica Zirb– che indicava forme arrotondate o nodose. Così Zirbel si addolcisce e in italiano diventa Cirmolo, mentre Zirb- resta nel concetto di decorazioni e spirali tipiche nell’arte germanica antica, che richiama la struttura estetica delle pigne.

Cirmolo, amico da sempre.
Un tempo, le culle dei neonati erano spesso in legno di Cirmolo per via del suo effetto benefico, già conosciuto nella tradizione, per rilassare e favorire il sonno dei più piccoli. In molti castelli visitabili si può notare come, soprattutto la camera padronale, venisse arredata interamente con legno di Cirmolo: incredibile a dirsi, il suo profumo si avverte distintamente ancora oggi.

Nei tempi moderni si predilige ancora il legno di Cirmolo per arredare gli interni delle case di montagna, soprattutto la stube (una stanza destinata alla convivialità e, un tempo, una delle poche riscaldate nei lunghi inverni alpini) e la camera da letto (con letti costruiti interamente in legno di Cirmolo). Nelle saune delle migliori SPA e dei migliori hotel il Cirmolo è sovrano assoluto, perché sia il caldo secco che il caldo umido gli permettono di emanare il suo aroma unico.

Il Cirmolo è destinato a diventare il tuo alleato del sonno e del relax.

Il Cirmolo è un maestro.
Un albero mette a disposizione i suoi talenti per indicarci la via dello star bene ogni giorno. Lo fa spontaneamente, con generosità. È sufficiente respirare il suo aroma per capire come, quando e quanto rallentare.

Il Cirmolo è un’ispirazione.
Possiamo ammetterlo: la vita non è facile ovunque allo stesso modo. Esistono climi più proibitivi di altri e difficoltà maggiori legate alla sopravvivenza. Per vivere e prosperare in zone nelle quali l’escursione termica è significativa e le stagioni raggiungono spesso un picco estremo (temperature che possono andare da -20°C a +40°C), il Cirmolo ha dovuto sviluppare dei talenti legati alla forza quieta, alla solidità e alla resilienza. Sono proprio state queste asperità a forgiarne la tempra, — caratteristiche che lo rendono un elemento di ispirazione al quale rivolgersi con fiducia.

Il cirmolo è un mistero.
Come accade sempre più spesso, la scienza si rivolge alla natura per replicarne i meccanismi virtuosi. Anche il Cirmolo è stato, è e sarà oggetto di attenzione, perché i benefici che porta nella vita delle persone non sono soltanto frutto di una storia tradizionale. L’analisi dei suoi elementi però non ha ancora chiarito come il suo aroma riesca a essere così determinante nel calmare, rilassare e conciliare il buon sonno.

Il cirmolo è un tesoro.
Il Cirmolo si rifiuta di crescere ovunque. È diffuso in tutto l’arco alpino, ma resta piuttosto raro. Per questa ragione è un tesoro prezioso da proteggere e valorizzare. L’olio essenziale della Linea Cirmolo Relax Alpino, puro al cento per cento tanto da poter essere impiegato anche per uso culinario, viene estratto con il processo più rispettoso: la distillazione in corrente di vapore, in grado di mantenere intatte le sue virtù.

albero di cirmolo. Cirmolo, pino cembro.

La Riconoscienza.
ZUCCARI ha un approccio tutto particolare nei confronti delle materie prime che impiega: un valore del marchio e un’etica di rispetto che prende il nome di Riconoscienza. Il Dipartimento Ricerca e Sviluppo, immerso nelle dinamiche della natura per proporre sempre qualcosa di unico e innovativo, sente di “dovere” qualcosa agli elementi dai quali ottiene gli attivi.

La Riconoscienza è una forma di gratitudine volta a produrre il minor scarto possibile. La ricerca orienta il suo sguardo non solo sulle parti comunemente in uso nella fitoterapia, ma anche verso quelle che non vengono considerate (spesso perché poco appetibili a livello commerciale).

Ci si affaccia alla vita del Cirmolo con delicatezza ed empatia, mettendosi in ascolto di quel corredo saggio che ha da trasmetterci prima che lo condivida. Crediamo sia necessario comprendere le sue dinamiche e riflettere sulle nostre per lasciare che ci insegni qualcosa nel modo più delicato, efficace e duraturo. Il suo metodo è olfattivo. Il suo mezzo è una coccola. Ecco cosa abbiamo imparato fino a questo momento.

È resistente ai cambiamenti, ma non oppone resistenza al cambiamento. Abbiamo parlato di resilienza e forse questo concetto non è abbastanza calzante, seppur simile. Uno dei maggiori talenti del Cirmolo è più simile all’antifragilità.

frame del docufilm Zirmol spirito delle Alpi, contiene la scritta Cirmolo relax alpino e un'immagine della foresta

Fragile, resiliente, antifragile.

Il concetto di antifragilità ci arriva da un brillantissimo saggio del Prof. Nicholas Nassim Taleb. Nato per descrivere le caratteristiche di un sistema economico, è sfociato velocemente nell’economia comportamentale. Secondo questa teoria, a pari condizioni di caos, volatilità, stress e incertezze, i sistemi rispondono in tre diversi modi.

Il fragile.
Un sistema fragile crolla o tende a crollare. In natura potremmo associare un sistema fragile agli alberi che crescono su terreni instabili e le cui radici sono superficiali. Un evento imprevisto, anche minimo, può spezzarli o sradicarli.
Non hanno avuto tempo, modo o risorse per sviluppare talenti che li mettano in sicurezza. In ambito di economia comportamentale, vengono considerati atteggiamenti fragili quelli dell’illusione del controllo e l’illusione della prevedibilità.

Il resiliente.
Un sistema resiliente riesce a “rispondere” ai colpi della vita sopravvivendo (a volte faticosamente) in uno stato di equilibrio.

Per molto tempo la resilienza è sembrata un punto d’arrivo, qualcosa a cui aspirare.
Un sistema resiliente può piegarsi, magari modificando la sua forma, ma la sua esistenza non è a rischio quanto quella del “fragile”.

Un pino marittimo può essere l’esempio di un talento sviluppato per fronteggiare un periodo difficile. L’unico limite della resilienza è che permette di sopravvivere, ma condanna a una nuova staticità.

L’antifragile.
Un sistema antifragile, invece, prospera. Un esempio quasi divertente può essere quello dei corvi e l’urbanizzazione.

Pur vedendo il loro ecosistema naturale ridursi progressivamente, i corvi si sono adattati sfruttando le peculiarità urbane a loro vantaggio.

Molti di questi volatili sono stati osservati mentre usano i semafori come segnali: posizionano noci e semi duri aspettando che le auto li rompano. Quando scatta il rosso, recuperano il prezioso contenuto.

Il Cirmolo, resiliente e antifragile, forte e generoso.
Il Cirmolo non si limita a sopravvivere agli eventi estremi, ma ne trae un beneficio e diventa più forte. Cresce in condizioni difficili, lentamente. In quella lentezza c’è la capacità di fortificarsi e irrobustirsi.
Nel frattempo, il suo legno diventa sempre più aromatico e si differenzia da tutte le altre tipologie di legno, assumendo una straordinaria densità che lo rende ideale per la creazione di mobili e complementi d’arredo.
Le sue essenze volatili, rilasciate nel tempo, favoriscono il benessere fisico e mentale, creando ambienti dall’atmosfera calda, accogliente.

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